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Che futuro attende Jasper Philipsen? Trionfo nelle tappe del Tour e ambizioni di gloria nei Monumenti

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Jasper Philipsen, corridore del team Alpecin-Deceuninck, ha dimostrato di essere il velocista più rapido al Tour de France 2023, conquistando quattro vittorie di tappa in modo spettacolare. Tuttavia, il talentuoso ciclista belga crede di poter puntare anche alle corse dei Monumenti.

Questa stagione è stata la migliore della sua carriera finora, con sette vittorie nel circuito WorldTour e successi nelle classiche di primavera, come il secondo posto alla Parigi-Roubaix, dietro al compagno di squadra Mathieu van der Poel, e la vittoria nella Classic Brugge de Panne.

“Quest’anno ero già vicino a vincere la Parigi-Roubaix, con il mio secondo posto”, ha dichiarato Philipsen durante l’intervista a Vive le Vélo. “In una buona giornata e con le giuste condizioni, credo di poter vincere quella gara”.

La sua prestazione a Roubaix è stata impressionante: è riuscito a sopravvivere ai tratti più difficili, e una volta che Wout Van Aert (Jumbo-Visma) ha subito una foratura che gli ha impedito di sfidare Van der Poel per la vittoria, Philipsen ha preso l’iniziativa e lo ha superato agevolmente nel velodromo.

Anche alla Brugge de Panne, Philipsen ha dimostrato di essere più di un semplice velocista. Ha diviso il gruppo di testa e ha dettato il ritmo anche nelle condizioni avverse di pioggia e vento, sapendo di essere il favorito per la vittoria. Alla fine, ha battuto Olav Kooij (Jumbo-Visma), Yves Lampaert (Soudal-QuickStep) e Frederik Frison (Lotto-Dstny).

“Ogni anno faccio progressi e spero di continuare su questa strada per diventare più forte anche nelle corse dei Monumenti”, ha affermato Philipsen. “Stiamo andando nella direzione giusta”.

A soli 25 anni, il corridore ha ancora una lunga carriera davanti a sé. Grazie alla sua incredibile costanza nel trovare la corsia giusta per gli sprint, unita alla velocità massima superiore, dovrebbe ottenere molte altre vittorie in futuro.

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Ha vinto sei sprint piatti di fila al Tour de France. Nelle ultime 17 tappe sprint della Grande Boucle, è arrivato tra i primi tre ben 16 volte, con un unico risultato del quinto posto nella seconda tappa del 2022. Ha dimostrato una rapida progressione, passando dalle sconfitte contro un ritrovato Mark Cavendish e uno straordinario Van Aert nel 2021, fino a diventare la ruota da seguire nella volata finale come il velocista più veloce.

Nel 2021, Philipsen è rimasto commosso sul tratto degli Champs Élysées dopo aver raggiunto faticosamente l’ultima tappa del Tour. Tuttavia, nel 2022 è tornato più determinato che mai, conquistando due vittorie di tappa, inclusa una sul famoso viale di Parigi. Nel 2023, il corridore del team Alpecin ha dimostrato ancora una volta le sue abilità dominanti con quattro vittorie convincenti.

In diverse occasioni, Philipsen ha approfittato di vantaggi significativi su Van der Poel o Rickaert, ma ha anche dimostrato di potercela fare da solo, essendo abbastanza veloce da superare tutti nel rettilineo d’arrivo, anche quando posizionato in modo non ottimale come è successo di recente nella tappa numero 11.

Grazie alle sue eccellenti capacità di scalatore e alla sua agilità su una bicicletta più piccola, non sorprende che gli venga richiesto di puntare a una possibile vittoria futura nella Milano-Sanremo. La sua storia di successi in gare monumento per velocisti, con ex vincitori come Cavendish ed Erik Zabel (per quattro volte), lo rende un potenziale contendente.

“A Sanremo non mi sono mai avvicinato davvero, ma quest’anno mi sono sentito bene sul Poggio”, ha dichiarato Philipsen dopo aver ottenuto il migliore 15° posto in carriera nel 2023, mentre il compagno di squadra Van der Poel ha conquistato una brillante vittoria solitaria su un percorso che al giorno d’oggi si addice maggiormente a un corridore incisivo.

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Tuttavia, ha anche chiarito quale dei monumenti desidera conquistare davvero: “La Paris-Roubaix. Penso che sia qualcosa di davvero speciale”, ha concluso Philipsen. Oltre al secondo posto di quest’anno, il ciclista belga ha ottenuto successi nel nord della Francia prima di entrare nel World Tour, finendo per ben due volte tra i primi cinque nella versione junior della Parigi-Roubaix, e arrivando quarto nella gara under 23 nel 2018.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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