Tour de France 2023: Julian Alaphilippe and Fabio Jakobsen during stage 11

La siccità del team Soudal-QuickStep al Tour de France continua: Jakobsen salta lo sprint della tappa 11

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La squadra Soudal-QuickStep, nota per la sua abitudine di vincere spesso e presto al Tour de France, sta vivendo un’edizione del 2023 al di sotto delle aspettative. Fino ad ora non sono riusciti a ottenere alcuna vittoria di tappa e, con il velocista Fabio Jakobsen che sta ancora riprendendosi da un grave incidente, c’è il rischio che vadano a vuoto per la prima volta dal 2012.

Nonostante le brillanti prestazioni di Remco Evenepoel in questa stagione, la squadra non è riuscita a ripetere il proprio successo nelle classiche acciottolate e al Tour. Nonostante ciò, il direttore sportivo Tom Steels ha dichiarato che i corridori sono ancora motivati e continueranno a dare il massimo fino a Parigi.

La sprinter unit di QuickStep è sempre stata il punto di forza della squadra al Tour. Quando Sam Bennett si è unito al team nel 2020, ad esempio, è stato spinto dalla paura di diventare il primo velocista QuickStep a non vincere una tappa al Tour. Quest’anno, però, Jakobsen è stato ostacolato dalle conseguenze dell’incidente e non è riuscito ad essere competitivo negli sprint.

Anche Julian Alaphilippe, negli anni, ha contribuito al successo di QuickStep al Tour con vittorie di tappa e indossando la maglia gialla. Tuttavia, negli ultimi anni non è riuscito a raggiungere la stessa prestazione e, nonostante i suoi sforzi nella corsa attuale, sta lottando per trovare la sua forma migliore.

Nonostante la deludente performance della squadra fino ad ora, sia Steels che Alaphilippe mantengono un atteggiamento positivo e puntano a fare meglio nelle prossime tappe. Riconoscono che il livello al Tour è molto alto e che bisogna dare il massimo in ogni momento. Alla fine del Tour, faranno un bilancio e saranno contenti se sapranno di aver dato tutto senza rimpianti.

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Nonostante i risultati attuali, la squadra continua a combattere e fa del suo meglio. Nonostante le difficoltà, mantengono la motivazione e sperano di ottenere prestazioni migliori nelle prossime tappe.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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