Fernando Gaviria (Movistar) si dice pronto per gli sprint del Giro d’Italia dopo la sua impressionante vittoria nell’ultima giornata del Tour de Romandie.
Il 28enne Gaviria ha collezionato la 51a vittoria della sua carriera anticipando abilmente i suoi rivali sprint nel run-in tecnico di Ginevra di domenica, battendo Nikias Arndt (DSM) e il vincitore della seconda tappa Ethan Hayter (Ineos Grenadiers).
Gaviria ha poi confermato che la vittoria, la sua più grande da quando è entrato a far parte di Movistar dopo diversi anni ‘deserti’, è stato un ottimo auspicio per il Giro d’Italia in arrivo, dove prenderà parte per la sesta volta.
Il colombiano non dovrà aspettare troppo per un’opportunità di sprint. Dopo la cronometro di apertura di sabato, la tappa 2 lungo la costa adriatica fino a San Salvo sembra destinata a concludersi con uno sprint di gruppo, e anche la tappa 5 a Salerno è una possibilità per i velocisti.
“Ero molto veloce nelle prime salite e in quei punti non ero lassù”, ha spiegato Gaviria dopo la sua vittoria a Ginevra, “ma ho fatto tutto il possibile per resistere al meglio. Il ragazzo mi ha supportato come meglio potevo per rimettermi in gioco e volevo ricambiare il favore nel miglior modo possibile.
“Mi sono concentrato sull’evitare i rischi fino all’ultimo chilometro, ho cercato il mio spazio e ci sono andato poco prima dell’ultima curva. È un successo molto importante”.
“Mi sono allenato molto duramente per essere al top della condizione per il Giro e ora so di essere pronto a dare il massimo lì e cercare il successo”.
Il Giro d’Italia è stato in passato un terreno di caccia felice per Gaviria. Ha ottenuto per la prima volta il successo nel Grand Tour nel 2017, quando con QuickStep fast, mentre faceva il suo debutto in gare di tre settimane. Ha vinto quattro tappe oltre alla classifica a punti.
Il Giro è stato anche teatro dell’ultima vittoria in volata del Grand Tour del colombiano, un’unica tappa conquistata dopo la retrocessione di Elia Viviani, nel 2019.
Quest’anno Gaviria affronterà Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), Alberto Dainese (Team DSM), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) in circa una mezza dozzina di tappe probabilmente finirà in volate di gruppo al Giro d’Italia 2023.
Per la prima volta in cinque anni, inoltre, anziché una cronometro a chiusura della gara, nell’ultima giornata ci sarà una tappa con partenza in linea in piano, che si concluderà ancora una volta a Roma, proprio come nel 2018, quando la vittoria è andato all’irlandese Sam Bennett.