PILAR DE LA HORADADA, SPAIN - MAY 02: (L-R) Chloé Dygert of The United States and Team Canyon//SRAM Racing, Marianne Vos of The Netherlands and Team Jumbo-Visma - Polka dot Mountain Jersey and Charlotte Kool of The Netherlands and Team DSM sprint at finish line during the 9th La Vuelta Femenina 2023, Stage 2 a 105.8km stage from Orihuela to Pilar de la Horadada / #UCIWWT / on May 02, 2023 in Pilar de la Horadada, Spain. (Photo by Dario Belingheri/Getty Images)

Dygert ha deluso con il terzo posto nella fase 2 della Vuelta Femenina

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Quando Canyon-SRAM ha annunciato la firma di un contratto quadriennale con Chloé Dygert alla fine del 2020, l’allora 23enne si stava riprendendo da un terribile incidente che l’ha messa in pericolo di carriera ai Campionati del Mondo ITT di Imola che l’ha lasciata con un Gamba lacerata all’80%. Solo ora sta finalmente partecipando alla prima corsa a tappe con la sua nuova squadra, poiché gli infortuni e la malattia l’hanno costretta a fare un passo indietro dopo i tentativi di rimonta.

Dopo un periodo di recupero totale di due anni e mezzo, era difficile prevedere cosa aspettarsi da Dygert, che ora ha 26 anni, a La Vuelta Femenina. Ma già nella cronometro a squadre della fase 1, ha dimostrato di essere tornata, giocando un ruolo chiave nel secondo posto per Canyon-SRAM.

Nel tratto finale della tappa 2, Dygert ha fatto un’audace offerta per la vittoria di tappa e la maglia rossa di leader, accelerando fuori dal gruppo al traguardo dei 500 metri. È stata superata da Charlotte Kool (Team DSM) e Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) negli ultimi metri ed è arrivata terza sul palco. Ora siede un secondo dietro Vos in GC.

“Sono sicuramente deluso. Sapevo che attaccare era la mia migliore opzione per una vittoria di tappa, solo che sono andato un po’ in anticipo. Ma sono molto fortunato e grato di essere abbastanza in salute da poter competere di nuovo ai massimi livelli “, ha detto Dygert dopo la tappa.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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