POC lancia il nuovo casco da cronometro Procen

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POC ha rilasciato un nuovo casco da cronometro chiamato Procen. Il casco da cronometro ottimizzato per l’aerodinamica Procen è stato sviluppato in collaborazione con i team EF Pro Cycling e ha debuttato con EF Education-TIBCO-SVB il 1° maggio a La Vuelta Femenina. Sarà utilizzato anche dalla squadra maschile EF Education-EasyPost al prossimo Giro d’Italia.

POC afferma che Procen è stato progettato per drenare la zona ad alta pressione che si trova nella parte anteriore del casco. Questo crea aria stagnante e ulteriore resistenza dell’aria che i ciclisti devono quindi superare; invece, il Procen guida l’aria attraverso il casco stesso. POC afferma che Procen crea l’effetto Venturi all’interno del casco che crea ventilazione e raffreddamento superiori. L’effetto Venturi, che prende il nome da Giovanni Battista Venturi, è un po’ tecnico da spiegare brevemente qui, ma si concentra sull’abbassamento della pressione statica, utile nei caschi da cronometro.

Magnus Gustavsson, Director of hard goods, POC, ha dichiarato: “Sapevamo già che con Tempor e Cerebel abbiamo alcuni dei caschi da cronometro più veloci nel ciclismo. Con il team, abbiamo messo insieme la nostra esperienza combinata e scavato nella nostra ricchezza di dati e prove CFD per analizzare le esigenze precise delle prestazioni e dei ciclisti d’élite, in particolare come gestire il calore. Il nostro obiettivo con Procen era mantenere la velocità e il vantaggio aerodinamico di Tempor e Cerebel e aggiungere uno strato di prestazioni attraverso una migliore gestione del calore, consentendo ai ciclisti di essere ottimizzati aerodinamicamente, utilizzare la loro velocità per il raffreddamento ed essere in grado di mantenere i massimi sforzi per più a lungo.”

Casco da cronometro POC Procel

POC ha mirato ad aiutare il raffreddamento con il casco Procen (Credito immagine: Jojo Harper / Dan King)

Il Procen è stato sviluppato utilizzando la fluidodinamica computazionale (CFD) come i caschi da cronometro Tempor e Cerebel, ed entrambi i modelli sono stati utilizzati per fornire l’analisi e i benchmark per il nuovo modello. Entrambi i team EF Pro Cycling hanno eseguito la scansione del corpo in 3D dei ciclisti per aiutare a mettere a punto le posizioni dei ciclisti e il Procen stesso.

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