Riders stopped mid-way through stage 2 to protest safety factors

Inequità di richieste: il Direttore del Tour des Pyrénées accusa i ciclisti della cancellazione dell’evento

Valuta post

Il direttore del CIC-Tour Feminin International des Pyrénées ha criticato i ciclisti partecipanti alla gara, dopo che l’evento è stato annullato dall’UCI per motivi di sicurezza, prima della tappa finale di domenica. La tappa di apertura di venerdì è stata caratterizzata da una serie di incidenti pericolosi, tra cui il traffico in arrivo sul percorso di gara e le auto parcheggiate che bloccavano le strade. Alla tappa 2, diversi team hanno deciso di ritirarsi a causa dei problemi di sicurezza, neutralizzando di fatto la gara fino alla salita finale su Hautacam, dove Marta Cavalli ha conquistato la vittoria finale.

Sebbene sia stata l’UCI a prendere la decisione di annullare la gara, il direttore di gara Pascal Baudron ha criticato i corridori per aver espresso le loro preoccupazioni sulla sicurezza della tappa di apertura. Secondo Baudron, le cicliste avevano richieste che non corrispondevano al loro livello. Baudron ha continuato a concentrare le sue critiche sui corridori, affermando che stavano “segando il ramo su cui sono seduti”. Ha dichiarato che “saranno in grado di piangere il giorno in cui non ci saranno più gare” e che l’organizzazione di un evento per viziati capricciosi non sarebbe valsa la pena.

La co-organizzatrice Elisabeth Chevanne-Brachet riconosce che erano state sollevate preoccupazioni sulla sicurezza della fase di apertura della gara, ma ha insistito sul fatto che non ci fossero stati problemi nella fase 2. L’idea di questa gara era quella di fornire visibilità alle corse femminili, offrire una gara di montagna che non esiste altrove nel calendario e preparare i corridori per il Tour de France Femmes. L’annullamento della gara è stato un colpo duro per lo sport femminile, ma il direttore sportivo del Cofidis Gaël Lebellec ha espresso la speranza che possa fornire un’opportunità per apportare miglioramenti in futuro.

Scopri anche:   Finite le cadute del Tour de France, Jack Haig punta sulla top five del Giro d'Italia
Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *