Il Col de la Loze: La salita più alta del Tour de France 2023
Il Col de la Loze, una delle salite più temibili delle Alpi francesi, sta lentamente costruendo una reputazione mitica nel Tour de France. La salita, lunga 28,1 km, ha una pendenza media del 6%, ma gli ultimi 5 km si rivelano particolarmente impegnativi, con una media di oltre il 9% e pendenze fino al 24%. I corridori si sono lamentati dell’irregolarità delle pendenze, che rende difficile mantenere un ritmo costante.
Il Col de la Loze ha fatto il suo debutto nel Tour de France nel 2020 e sarà ancora presente nel 2023 come punto più alto della corsa, a 2.304 m. Il primo corridore a raggiungere la vetta vincerà il Souvenir Henri Desgrange, un premio che commemora l’uomo che ha creato il Tour de France insieme a Géo Lefèvre.
L’altitudine rappresenta una sfida aggiuntiva per i corridori, che devono affrontare la mancanza di ossigeno ad alte quote. Una volta superati i 2.000 m, la zona diventa estrema e il finale del Col de la Loze a 2.304 m sarà probabilmente la salita più dura del Tour.
Nel 2020, il Col de la Loze è stato conquistato da Miguel Angel López, che ha approfittato dell’esperienza di crescere e allenarsi ad altezze simili. Solo quattro corridori sono riusciti a terminare la salita a meno di un minuto da López, tra cui Primož Roglič e Tadej Pogačar. Quest’ultimo è stato distanziato da Roglič solo negli ultimi 2,2 km e ha limitato le sue perdite a 15 secondi.
Nel 2023, il Col de la Loze farà parte di una tappa estremamente difficile del Tour de France, che includerà altre tre dure salite: il Col des Saises, il Cormet de Roselend e la Côte de Longefoy. I corridori affronteranno un dislivello complessivo di oltre 5.000 m. Dopo aver raggiunto la vetta del Col de la Loze, i corridori dovranno affrontare una discesa tecnica di 6 km prima di raggiungere il traguardo a Courchevel.
Il Col de la Loze è una salita relativamente nuova, asfaltata nel 2019 per collegare Méribel e Courchevel. È stata utilizzata solo una volta in una gara ciclistica, al Tour de l’Avenir 2019, vinta dall’australiano Alexander Evans.
Nel 2023, potremmo vedere Jonas Vingegaard e il team Jumbo-Visma cercare di mettere in difficoltà il campione in carica Tadej Pogačar, sfruttando le dure salite ad alta quota come strategia.