Tour de France: Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) on stage 15

Carlos Rodríguez pronto a difendere la posizione sul podio del Tour de France con determinazione

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Carlos Rodríguez, terzo nella classifica generale del Tour de France, è rimasto determinato durante il giorno di riposo, promettendo di non sedersi sugli allori. In questo secondo giorno di pausa, lo spagnolo ha dichiarato: “Se avrò le gambe buone, attaccherò”. Attualmente si trova a 5:21 di distanza dal leader della corsa, Jonas Vingegaard, e da Tadej Pogačar. Adam Yates si posiziona al quarto posto, a soli 19 secondi da Rodríguez, mentre Jai Hindley è al quinto, ma sta perdendo tempo a causa di infortuni. Yates sembra essere il principale rivale di Rodríguez per il podio.

Tuttavia, la situazione è complicata. Yates e la squadra UAE Team Emirates stanno ancora cercando la vittoria assoluta con Pogačar, il che limita le possibilità di Yates di lottare per il terzo posto a Parigi, almeno fino a quando Pogačar avrà la possibilità di vincere. D’altra parte, Rodríguez e la squadra Ineos Grenadiers hanno come obiettivo principale il loro piazzamento generale nella settimana finale del Tour. Al momento, lo spagnolo sembra concentrarsi sulla sua corsa anziché sul dibattito mediatico su Yates e la classifica generale.

Rodríguez ha dichiarato: “Al momento mi sento bene. Ho notato un po’ di stanchezza a causa delle corse difficili degli ultimi giorni, ma spero di recuperare oggi e riottenere le energie per il resto della competizione. Sto facendo del mio meglio e spero di continuare così, mantenendo la concentrazione e rimanendo con i piedi per terra. Durante la gara sto soffrendo molto, ma cerco di restare consapevole di dove mi trovo. Vedo il pubblico che mi incoraggia e cerco di godermi ogni momento”.

La cronometro del Critérium du Dauphiné, un percorso collinare di 31 chilometri, potrebbe essere un punto di riferimento per misurare lo sforzo di Rodríguez. In quella gara si è classificato 25°, perdendo poco più di un minuto rispetto ad Adam Yates, ottavo a 57 secondi. Rodríguez ha affermato: “Questa cronometro potrebbe essere un indicatore del mio sforzo. Ho controllato il percorso dopo aver partecipato al Delfinato. È molto duro, non so se sarà un vantaggio o uno svantaggio per me, spero il primo”.

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Rispetto all’arrivo in salita di categoria 2 a Courchevel, Rodríguez ha affermato: “Non è la stessa cosa del Dauphiné. Sappiamo quale ritmo posso impostare, ma saranno le mie gambe a decidere. In linea di principio, non cambierò la mia strategia a metà percorso”.

Attualmente, Rodríguez si trova al terzo posto assoluto, che sarebbe il primo podio spagnolo al Tour de France dal 2015, quando Alejandro Valverde si classificò allo stesso posto. A soli 22 anni, il risultato di Rodríguez è molto promettente. Riguardo ai suoi principali rivali per impedirgli di salire sul podio, ha dichiarato: “È impossibile identificarli. Non si sa mai. Sembrava che il terzo posto di Hindley fosse sicuro, ma ora è quinto. Entro martedì sera potrei essere decimo assoluto. Cercherò di dare il massimo e combatterò con chiunque sia vicino a me nella classifica generale”.

Rodríguez ha commentato di apprendere ogni giorno e di trarre insegnamenti dalle sue esperienze alla Vuelta del 2022. Ha affermato: “Dopo una brutta caduta alla Vuelta dello scorso anno, mi sentivo diverso, come se non fossi più me stesso. Ci ho messo molto tempo a riprendermi dagli infortuni e nella terza settimana ero esausto. Ho imparato a non forzare troppo le cose”.

Guardando al futuro, Rodríguez ha affermato che la tappa di montagna più adatta a lui sarà Courchevel mercoledì. Ha aggiunto: “La salita arriva subito dopo il Col de la Loze, che è molto lungo e difficile. Potrebbe essere un momento chiave. Se avrò le gambe buone, attaccherò”. Ha anche ammesso che con le due squadre così forti davanti a lui nella classifica generale, è difficile avere un impatto senza compromettere la propria posizione.

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In conclusione, Carlos Rodríguez è determinato a continuare a dare il massimo, a imparare da ogni gara e a lottare per un posto sul podio del Tour de France 2022.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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