endura gv500 jacket
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La Cornovaglia, situata nell’estremo sud-ovest dell’Inghilterra, è forse il luogo perfetto per testare una giacca da ciclismo impermeabile. È straordinariamente umido qui; dimentica tutto ciò che vedi sulle cartoline, l’impostazione predefinita è ‘mizzle’ (una gustosa miscela di nebbia e pioviggine), e poi passa attraverso i gradi fino a “Atlantic gale diuge”. È anche mite, raramente scende al di sotto di circa 8°C/46°F, quindi qualunque giacca indossi deve essere sia impermeabile che traspirante. Dato l’assoluto ammollo che la Cornovaglia ha avuto durante il periodo festivo, ho avuto l’occasione perfetta per mettere qualche chilometro in più nelle migliori giacche da ciclismo impermeabili. Qui ti illustrerò gli aspetti positivi e negativi che la giacca impermeabile Endura GV500 porta in tavola.

L’Endura GV500 ha visto l’azione nel fango, nella pioggia e nel vento forte, ma anche solo in condizioni più fresche. Come si forma allora? È buono, soprattutto per il prezzo, e lo è doppiamente se lo trovi in ​​saldo, il che è un evento abbastanza regolare.

Non è ricca di funzionalità, ma la giacca GV500 si comporta molto bene (Credito immagine: Will Jones)

Design ed estetica

Luca
Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

Di Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

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