Peter Sagan (TotalEnergies)

Peter Sagan: il Tour de France ha trasformato la mia vita

Valuta post

Peter Sagan si recherà a Bilbao la prossima settimana per iniziare il suo dodicesimo e ultimo Tour de France della sua carriera. Questa sarà la sua ultima possibilità di vincere una tappa, di conquistare la maglia verde a punti o almeno di indossarla per un giorno, nonché di assaporare per l’ultima volta la gara che gli ha cambiato la vita per sempre.

Sagan ha pianificato di ritirarsi dalle corse su strada del WorldTour alla fine del 2023 e concludere la sua carriera dove tutto è iniziato: nella mountain bike, con le Olimpiadi di Parigi del 2024 come evento finale. Il suo palmares comprende 121 vittorie da professionista, tra cui tre titoli mondiali, un trofeo di ciottoli Parigi-Roubaix e la conquista del Giro delle Fiandre.Il successo di Sagan in Francia a luglio, con le sue 12 vittorie di tappa, i numerosi piazzamenti e la lotta annuale per la maglia verde, insieme alla sua personalità eccezionale, lo hanno reso una star di questo sport.

Sagan, che ama divertirsi nella vita e raramente si prende troppo sul serio, odia quando gli si chiede del futuro e cerca sempre di evitare di mostrare le sue emozioni più profonde in pubblico, ma resta sempre sincero. Almeno per ora, riguardo al suo ultimo Tour de France, dichiara: “Il Tour de France è sempre troppo difficile per emozionarsi. Non fai mai il Tour per divertimento o come addio. Devi soffrire e rimanere concentrato ogni giorno per superare il Tour e fare il meglio che puoi. Forse mi commuoverò quando arriveremo a Parigi, ma c’è ancora molta strada da fare prima di allora”.

Anche quando Sagan smetterà di correre su strada del WorldTour, non mancherà la pressione, le aspettative e le esigenze quotidiane che ha affrontato per oltre un decennio ogni luglio. “Il Tour crea alcune emozioni speciali e intense, ma devi soffrire perché la magia accada”, suggerisce Sagan. “Certo che sono grato al Tour, mi ha cambiato la vita. Vincere tappe e conquistare sette maglie verdi mi ha cambiato la vita. Ogni corridore sogna di correre il Tour de France e di vincere una tappa, ma penso che ogni corridore abbia un rapporto di amore-odio con il Tour. Sicuramente lo faccio”.

Scopri anche:   La quattordicesima tappa del Tour de France è stata neutralizzata dopo un primo incidente di massa

Le immagini degli archivi fotografici raccontano la storia delle 11 corse di Sagan al Tour de France. Il suo volto, la sua statura nello sport e persino il suo stile di guida cambiano ogni anno. Sagan ha fatto il suo debutto al Tour de France nel 2012, ancora un ventiduenne fresco e spensierato. Dopo aver vinto tre tappe del Tour e la sua prima maglia verde, è diventato un punto di riferimento, nonostante il dominio del Team Sky.

Sagan ha vinto la maglia verde per cinque anni consecutivi, ha indossato la maglia gialla due volte e ha vinto 12 tappe. Il suo regno si è concluso solo nel 2017, quando è stato squalificato per uno scontro di gomiti con Mark Cavendish che ne ha causato la caduta. Sagan è tornato a vincere nel 2018 e 2019, ma la pandemia di COVID-19 ha interrotto le sue stagioni 2020 e 2021, portando al suo passaggio da Bora-Hansgrohe a TotalEnergies.

Nonostante il declino, Sagan sostiene di non avere rimpianti e di essere grato per le emozioni che il Tour de France gli ha regalato. Le sue vittorie erano spesso frutto di una strategia di squadra, nella quale lui svolgeva un ruolo chiave. L’abilità di arrampicata di Sagan gli ha garantito un vantaggio sulla concorrenza e gli ha permesso di segnare punti preziosi quando i suoi rivali venivano distanziati.

Sagan ammette di non ricordare ogni tappa che ha vinto, ma le vittorie del 2012 sono ancora vive nella sua memoria, così come le polemiche che hanno generato. Da allora, Sagan ha dimostrato di essere un corridore completo, in grado di adattarsi alle diverse sfide del Tour de France.

Scopri anche:   Nils Eekhoff trionfa nel prologo dello ZLM Tour

Nonostante i suoi successi, Sagan è sempre rimasto umile e divertente, con uno stile unico che ha conquistato i fan e i media. Anche se il suo ultimo Tour de France si avvicina, Sagan si concentra sulla strada che ha ancora da percorrere prima di poter commuoversi a Parigi.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *