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Michael Matthews ed Eddie Dunbar sono le punte di diamante di Jayco AlUla al prossimo Giro d’Italia.

Matthews e Dunbar sono affiancati da Alessandro De Marchi, Michael Hepburn, Callum Scotson, Lukas Pöstlberger, Filippo Zana e l’esordiente Campbell Stewart. Anche Matteo Sobrero doveva correre al Giro, ma ha cambiato programma.

Matthews ha vinto una tappa al Giro nel 2014 e nel 2015. L’ultima volta che ha iniziato è stato nel 2020.

“Sono già passati tre anni dall’ultima volta che ho corso il Giro e quindi sono molto felice di tornare su una corsa che mi ha dato molte soddisfazioni in passato, avendo vinto tappe e indossato la maglia rosa nel 2014 e nel 2015 ″, dice Matthews.

“Il Giro d’Italia è ovviamente una corsa enorme per noi ed è sempre bello schierarsi in un evento così prestigioso”

“Non vedo l’ora di tornare a correre, ho avuto una stagione un po’ sulle montagne russe finora dopo una caduta al Giro delle Fiandre e dovendo riprendermi e anche essere stato costretto a fermarmi per un po’ a causa del Covid. Ora mi sento bene e tutto è tornato a posto”.

“Il percorso di quest’anno è molto impegnativo, ma ci saranno buone opportunità per me di vincere di tappa e abbiamo una squadra ben equilibrata ed esperta. È davvero motivante avere un calendario leggermente diverso quest’anno e tornare a questo grande Grand Tour”.

Luca
Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

Di Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

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