Simon Clarke

Il nuovissimo Factor O2 VAM sorvegliato al Tour de France.

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Factor ha sfruttato il Tour de France per presentare la sua nuova bicicletta, chiamata 02 VAM. Questa bici leggera e versatile sembra aver subito un’ampia revisione. Il giornalista tecnico Josh Croxton ha avuto l’opportunità di provarla a Bilbao prima della gara e di scattare alcune foto prima dell’inizio della competizione. Abbiamo anche avuto modo di ammirare la vistosa verniciatura della Trek Madone di Mads Pederson. La nuova bici appartiene al ciclista australiano Simon Clarke, che corre per il team Israel-Premiertech dal 2022. Nonostante la scelta del team di non selezionare Chris Froome per questa gara, Clarke e i suoi compagni di squadra cercheranno di attaccare e puntare alle vittorie di tappa. Clarke è alto circa 175 cm e la sua bici è una taglia 52 cm. Si tratta probabilmente di una delle bici più leggere in gara, con un peso di 6,92 kg, appena sopra il limite minimo UCI di 6,8 kg. Le principali modifiche apportate alla nuova 02 VAM sembrano riguardare i profili dei tubi più sottili, in particolare i foderi verticali. Factor sembra aver sfruttato la rimozione da parte dell’UCI della regola sulla sezione minima del tubo. Inoltre, il nuovo modello presenta un tubo sella a forma di D che si trasforma in un reggisella integrato e foderi ribassati, che rappresentano il cambiamento più evidente rispetto alla versione precedente dell’02 VAM. Anche le nuove ruote Black Inc con profilo basso, prodotte internamente da Factor, sono un’aggiunta interessante, anche se ci aspettiamo di vederle in azione durante la gara. La nuova bici si distingue nettamente dalla versione precedente dell’02 VAM e si unisce alla schiera di biciclette con foderi ribassati. I foderi della catena sembrano poter ospitare pneumatici larghi fino a 28 mm. Il movimento centrale sembra essere un modello CeramicSpeed T47, probabilmente in edizione team. Il colore blu brillante della bici non è presente sul sito web del marchio. Sulla cassetta del cambio Dura-Ace è possibile individuare delle tracce di una sostanza simile a lubrificante per catena sui denti del pignone. La corona FSA è un modello aerodinamico da 54T, comunemente utilizzato nel World Tour. Sul tubo obliquo è presente un adesivo con il nome che potrebbe permettere di identificare più facilmente la bici tra altre simili. I foderi verticali sottili e il cambio Dura-Ace r9250 a 12 velocità di2 a montaggio diretto sono altre caratteristiche notevoli. Il manubrio integrato Black Inc sembra essere inclinato di 7 gradi, con le gocce leggermente più larghe dei cappucci. Si dice che Chris Froome abbia apportato il suo contributo nel design della barra. Si può notare la forma del carbonio sui forcellini e sui foderi della catena e del sedile, un dettaglio che può risultare insolito per le bici da corsa di fascia alta. Il bollino UCI conferma che la nuova bici è omologata. Le nuove ruote Black Inc in fibra di carbonio sono meno profonde rispetto a quelle normalmente utilizzate, il che le rende più adatte alle tappe montuose. La marcatura 28/33 indica la profondità della ruota. Il profilo del pneumatico Continental GP5000 TR è chiaramente visibile. La bici presenta foderi ribassati, un reggisella integrato e alcuni tubi del telaio più sottili, tutte caratteristiche che si possono trovare sulle migliori bici da strada. Sul tubo sella non sono presenti portaborraccia, il che potrebbe suggerire che la bici sia stata progettata in modo leggero per le tappe montuose. Sul pneumatico è stato oscurato il logo Grand Prix 5000 e si possono notare i raggi lamellari, i nippli dei raggi esterni e una valvola tubeless. La squadra utilizza una combinazione di componenti, con Dura-Ace Di2 e un misuratore di potenza FSA Power 2 Max. Sul fodero orizzontale è stata applicata una striscia di gomma adesiva, probabilmente per proteggere il telaio in carbonio da eventuali schiaffi della catena su terreni accidentati. Sotto il tubo superiore è presente un tag UCI RFID, come richiesto dalle nuove regole di registrazione delle attrezzature. Sembra che sia possibile montare un raccoglicatena se la squadra o i corridori lo desiderano. L’attacco del deragliatore anteriore sembra essere stato lasciato non verniciato per consentire un migliore allineamento. La nuova 02 VAM utilizza un reggisella integrato al posto di un normale reggisella. Il manubrio Black Inc integrato è inclinato e Clarke utilizza uno stelo piuttosto lungo, probabilmente di 130/140 mm. Sul manubrio è presente un supporto per computer Hammerhead. I foderi ribassati e il reggisella a forma di D sono caratteristiche presenti nella nuova bici, così come un adesivo con il nome montato sul tubo orizzontale e una bandiera australiana in onore di Clarke. Clarke ha scelto una sella Selle Italia con una ringhiera in carbonio. Sul fodero della catena, sul lato guida della bici, è presente il logo dell’02. Sul telaio è montato un supporto per il numero di gara di Clarke e sopra di esso ci sono due bulloni esagonali per regolare l’altezza della parte superiore del reggisella. Il profilo della corona della forcella e la sua transizione nel tubo obliquo sembrano simili all’02 VAM precedente. Lo stelo sembra appoggiarsi sul coperchio superiore del cuscinetto e su un solo distanziatore da 5 mm. I tubi dei freni sono completamente integrati e il tappo superiore dell’attacco manubrio presenta un profilo aerodinamico. La nuova 02 VAM rappresenta un notevole cambiamento rispetto alla versione precedente e sembra essere un modello uscente. La guarnitura del misuratore di potenza Power 2 Max, in edizione team, presenta pedivelle in fibra di carbonio. Il bullone della guarnitura ha una coppia nominale di 38-41 Nm. Sul fodero orizzontale è stata montata una piccola striscia di gomma adesiva, probabilmente per ridurre il rumore della catena su terreni accidentati e proteggere il telaio in fibra di carbonio. Sotto il tubo superiore è presente un tag UCI RFID, conforme alle nuove regole di registrazione delle attrezzature. Sembra che sia possibile montare un raccoglicatena se desiderato.

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Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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