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Considerato un gadget o addirittura inutile per alcuni, il parafango rimane comunque l’alleato di molti ciclisti, amanti delle pedalate rurali o sotto la pioggia. Ci sono tutti i tipi di mountain bike, bici per bambini e bici da strada.

Criteri di acquisto del parafango

I criteri da tenere in considerazione

1. separazione delle ruote

Più il parafango è vicino alla ruota, più sarà bello e più efficace sotto la pioggia, ma allo stesso tempo può causare un ulteriore problema: l’accumulo di fango fino a bloccare completamente la bicicletta e che non possiamo più andare avanti.

Quando ciò accade è un vero incubo, soprattutto se la strada è fangosa per diversi chilometri, e anche se spingi non riuscirai ad andare avanti.

Questo è il motivo per cui vedrai i parafanghi attaccati alla ruota solo su bici da città o bici che non sono destinate all’uso su strada.

Sulle bici con sospensione anteriore, assicurarsi che il ponte della forcella non sia troppo vicino alla ruota e che ci sia spazio sufficiente per il parafango. In caso contrario, dovrai montarlo sopra il ponte della forcella.

Se stai montando una sospensione posteriore, assicurati che il parafango non colpisca la ruota nel suo punto di massima compressione.

2. Compatibilità telaio

A seconda del modello di parafango che scegli su Lecyclo.com, devi verificare di poterlo adattare alla tua bici senza problemi.

Per fare ciò è necessario esaminare il sistema di montaggio del parafango e vedere se si dispone dei fori di montaggio necessari.

Molti modelli si fissano direttamente ai tubi o al reggisella utilizzando morsetti o fascette e non sarà necessario praticare alcun foro nel telaio.

3. Compatibilità rack

Se intendi montare un portapacchi, devi verificare che non interferisca con il parafango.

A volte il rack stesso può essere utilizzato come parafango improvvisato attaccando plastica aggiuntiva con fascette.

4. Dimensione della ruota

Se si intende utilizzare un parafango montato, è importante verificare che sia adatto alla misura della ruota. Sia in termini di spessore che di diametro del pneumatico.

Normalmente il parafango dovrebbe essere 10 mm più largo della ruota. In altre parole, un parafango da 45 mm si adatta a ruote fino a 35 mm.

La dimensione indicata nelle schede tecniche del parafango è la dimensione esterna del parafango, non la dimensione della ruota.

5. Spostamento del parafango

Maggiore è la lunghezza della ruota del parafango, maggiore è la protezione fornita. Quindi i parafanghi posteriori saranno sempre leggermente più lunghi dei parafanghi anteriori.

I parafanghi anteriori sono più corti nella parte anteriore e più lunghi nella parte posteriore (per proteggere i piedi), e alcuni hanno anche gonne in gomma o pelle per ridurre gli schizzi.

Oltre una certa lunghezza, devono essere munite di aste per essere ben mantenute in posizione e non sfregare contro la ruota.

6. Materiale del parabordo

Troverai principalmente parafanghi in plastica o metallo, ma ci sono anche modelli in carbonio e persino in legno.

Il fattore estetico

Un criterio importante per alcuni, inutile per altri. L’aggiunta di un parafango non è sempre molto estetica. Anche se alcuni apprezzeranno il lato avventuriero, alcuni modelli in plastica di fascia bassa hanno un aspetto “economico” o addirittura fragile. Sta a te vedere se, tra i modelli disponibili sul mercato, alcuni sembrano corrispondere alla linea generale del profilo del tuo biclou.

Simone
Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

Di Simone Rogini

Appassionato di avventura e sport all'aria aperta. La sua bicicletta, una Graziella modificata e fatta in casa. Una bicicletta versatile che, come il suo proprietario, trascende ogni tipo di attività. Viaggiatore di lungo corso (Parigi-Città del Capo, Great Divide, tour delle Dolomiti...), Simone può anche essere visto sulle strade della pianura Padana con i panni dell'avventuriero urbano. Giornalista e autore, su questo blog condivide le sue esperienze e il suo punto di vista sulle molteplici sfaccettature della cultura ciclistica.

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