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Lo Stone King Rally dell’Europa meridionale ha sicuramente un certo fascino.

A seconda di dove guardi, è un “evento che definisce il genere con un itinerario mozzafiato”, “la corsa MTB transalpina più dura” o “un wormhole tra due zone altrimenti escluse a vicenda”.

Vertigini ancora? Aspetta di cavalcare la cosa. Il percorso di sei giorni e 24 tappe si snoda a zig-zag lungo oltre 160 miglia frastagliate dall’altopiano italiano alla costa mediterranea, coprendo l’incredibile dislivello di 28.311 metri.

O almeno lo ha fatto nel 2022. Lo Stone King si trasforma ogni anno, in base ai suoi organizzatori e ai capricci di vari guru del percorso, quindi non è ancora chiaro dove esattamente il percorso di quest’anno porterà i ciclisti a fine giugno.

Ma se vuoi ottenere un vantaggio, puoi dare un’occhiata allo Stone King Touring Club recentemente annunciato. Il club esiste come “struttura di informazione per aiutare tutti gli appassionati ed esperti di mountain bike a godersi la propria avventura lungo il percorso rinnovato ogni anno”.

Traduzione? È una guida del sentiero che puoi utilizzare per percorrere il percorso senza partecipare alla gara.

Se suona bene, beh, lo fa anche per me. Lo Stone King Rally non solo ha un bell’aspetto in base alla topografia, alla posizione e al filmato dell’evento dell’anno scorso, ma è anche l’autoproclamato “successore spirituale” della Trans-Provence, la leggendaria gara di enduro di grande montagna di sei giorni dalle Alpi francesi al Mediterraneo che si è conclusa nel 2019.

Psicopatico? Controlla. Gli organizzatori di Stone King, come il luminare dell’enduro francese Ash Smith, hanno fatto il possibile per assicurarsi che tu non sia sottovalutato in termini di informazioni.

www.stonekingrally.org

Luca
Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

Di Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

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