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Nairo Quintana ha escluso il ritiro dal ciclismo nonostante non abbia attualmente una squadra, insistendo sul fatto che è ancora in grado di competere ai massimi livelli.

Quintana, che ha vinto il Giro d’Italia nel 2014 e la Vuelta a Espana nel 2016, ha dichiarato che continuerà a correre anche se è stato squalificato dal Tour de France dello scorso anno dall’UCI dopo essere risultato positivo all’antidolorifico oppiaceo Tramadol. .

“Continuerò a lottare per competere, per continuare a guidare fino a quando il mio corpo e la mia mente resisteranno”, ha detto il 32enne in una conferenza stampa. “Sono un pilota onesto, lo sono sempre stato.”

Quintana, arrivato sesto al Tour de France 2022 prima di essere squalificato, ha dichiarato di non aver fatto nulla di illegale e di aver sempre rispettato le regole.

L’uso del tramadolo è proibito dai regolamenti medici dell’UCI a causa degli effetti collaterali del farmaco, che includono vertigini, sonnolenza e perdita di attenzione, e non costituisce una violazione antidoping.

Il tramadolo è un forte anestetico usato per trattare il dolore intenso.

Quintana si recherà in Europa a febbraio per avviare i colloqui con le squadre.

“Anche se in verità non ho ancora una squadra, sono un ciclista che è ancora disponibile a vestire una maglia ea dare il massimo su strada; senza dubbio i miei trionfi lo supportano “, ha detto.

Luca
Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

Di Luca Sarletti

Sono un appassionato di bici che ha praticato quasi tutti i tipi di ciclismo. Ama il vento tra i capelli, il sole sulle spalle e forse anche gli insetti tra i denti. No, sto scherzando su quest'ultimo punto. Non vado matto nemmeno per le ustioni da strada, ma riconosco che per avere il meglio bisogna fare qualche occasionale capitombolo. Sento che la mia bici è il mezzo su cui può rilassarmi, lasciare i problemi sulla strada, incontrare nuove persone, andare in posti nuovi e vivere una vita avventurosa. Sono pronto a condividere il viaggio con voi.

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